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Accompagnamento alla maternità

Come mamma di due bambini, ho personalmente vissuto due gravidanze molto diverse e due parti altrettanto differenti. La mia esperienza personale mi ha portato a comprendere quanto la gravidanza, il parto e la nascita siano iper-medicalizzati. 

Spesso poi, una volta nato il bambino, ci si dimentica delle mamme, in un momento in cui in realtà ne avrebbero grande bisogno. Gli sbalzi ormonali, l'affaticamento, il grande cambiamento, il sentirsi impreparata ecc., tutti aspetti che possono condurre a cali più o meno significativi del tono dell'umore.

Per non dimenticare come la società diffonda l’idea che essere una mamma sia sempre meraviglioso, omettendo gli aspetti più duri e faticosi.
Nella mia pratica clinica osservo mamme che sperimentano ansia e notevoli cali del tono dell’umore come derivati dal continuo confronto con queste altissime aspettative, loro, e dei contesti che le circondano. Molte conoscono dentro di loro la direzione, ciò che ritengono giusto per il loro bambino, ma poi sono frenate dai giudizi, dai timori, dai confronti.

Penso fermamente che qualsiasi scelta debba essere presa con un buon livello di consapevolezza personale e non affidata ad altri. 

Tenendo conto di tutta questa complessità, ritengo utile consigliare sempre a gran voce percorsi di accompagnamento alla maternità (e successivamente sostegno nel post-partum) come parte integrante del percorso sostenuto da ogni donna in stato di gravidanza, svolgendo una funzione preventiva sulla donna, sul bambino e sulla futura relazione madre-figlio.

La futura mamma potrà svolgere i colloqui in studio o se più comoda direttamente da casa. Anche dopo il parto potrà scegliere tra le due modalità e, se lo desidera, portare il neonato con sè durante i colloqui.

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