Diagnosi Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA) e Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD)
Quando un genitore sospetta che il figlio abbia un Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA) – dislessia, discalculia, disgrafia, disortografia, può richiedere una diagnosi rivolgendosi a specialisti esperti.
Per quanto riguarda bambini e adolescenti di solito ci si rivolge ad un professionista perché il bambino/ragazzo:
• Studia tante ore ma non ottiene i risultati
• E’ lento nella lettura
• Non impara le tabelline
• Fatica a capire/risolvere un problema
• Fatica a stare fermo
• Quando scrive fatica a star nel quadretto o nella riga
• E' particolarmente distraibile
Affinché si possa formulare una diagnosi di DSA, è necessario che il bambino presenti un disturbo specifico in un determinato ambito (scrittura, lettura, calcolo, ecc) a fronte di un quoziente intellettivo nella norma e in assenza di altre patologie di tipo neurologico.
Il percorso diagnostico si articola in 4 fasi:
Colloquio preliminare con i genitori, durante il quale ripercorriamo insieme le tappe dello sviluppo, raccogliamo informazioni sulle difficoltà presenti e pregresse.
Valutazione cognitiva, il cui obiettivo è quello di valutare il Quoziente Intellettivo (QI) e riconoscere i punti di forza e debolezza (esempio chi ha tanta memoria, chi apprende prima leggendo o utilizzando un altro canale, ecc.).
Valutazione specifica degli apprendimenti, con somministrazione di 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐢 𝐭𝐞𝐬𝐭 specifici per i Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA).
Incontro finale di restituzione, in cui verrà comunicato alla famiglia l'esito della valutazione fatta e verrà presentato il piano d’azione per affrontare il problema.
Durante il colloquio di restituzione verrà rilasciata relazione con eventuale diagnosi, che sarà poi inviata ad apposita commissione del Servizio di Neuropsichiatria Infantile per convalida e rilascio certificazione valida ai sensi della legge.
PERCHE' E' IMPORTANTE CHIDERE AIUTO?
Aiutare il bambino/ragazzo a:
• raggiungere la consapevolezza delle proprie difficoltà, ma soprattutto della propria intelligenza e dei propri punti di forza
Aiuta i genitori e gli insegnanti a:
• riconoscere e valorizzare i punti di forza del bambino/ragazzo;
• individuare la modalità di apprendimento più adeguate per l’alunno;
• saper tracciare un confine chiaro tra ciò che dipende o non dipende dal suo impegno.
• Dà diritto ad utilizzare mezzi compensativi o misure dispensative a scuola, nei momenti di verifica e valutazione.
Questo iter diagnostico può essere rivolto anche agli adulti.
Un'iter simile, ma con l'utilizzo di test differenti, è previsto per la diagnosi di Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD).